Finite le feste
Finite le feste
Quando in gennaio finite le feste,
la pioggia copriva le strade silvestre.
Nel rumore di fondo di gocce leggere,
cercavo nel cuore risposte sincere.
Nel buio profondo la mente vagava,
tra ombre di nebbia che il tempo sfumava.
I giorni perduti svanivan nel vento,
lasciando soltanto un flebile accento.
La pioggia cantava con voce sommessa,
un ritmo segreto, un’eco depressa.
Diceva che tutto ritorna o scompare,
che il tempo non si perde, sa dove andare.
Così l’ascoltavo nel dolce fluire,
mentre il mio cuore stava a sentire.
Finché la notte, velata e silente,
placava lo spirito in un sogno avvolgente.
EB
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