Il risveglio dopo l'orgia di Caprili


(canzone tipica del carnevale di viareggio)

Andasti, oh giovinastro al gran veglione,

al braccio t’abbiam visto di una bionda

e ci facevi ‘l nesci e ‘l burbiglione,

mentre palpavi l’anca sua rotonda.


Le bottiglie del buon vino

e al cognac il gran poncino

e ripieno il buon panino

te li sei scordati già?


Tu mangiasti alla Morina**

di tordelli una dozzina,

si lamenta, poverina;

la piantasti, trallallà…

Trallallà….tararallalà…


Tu sogni e ti par d’essere nell’inferno,

portato a volo da tremendi draghi,

invece sei nel crudo dell’inverno

e i creditori aspettan che tu paghi.


Gianduiotti, pasticcelli,

caramelle e gran confetti*

se domani tu ci rifletti

chi li paga? Trarallalà…


Lo champagne nei palchetti,

i coriandoli a gran getti,

le valanghe dei sorbetti

chi li paga? Trallallà!…

Trarallallà…trararallà…


Con tutte le cocotte tu danzasti,

sepolto un neo scopristi sotto il seno

al pagliaccetto rosa che portasti

nel salottino verde al pian terreno.


E al veglion dietro una quinta

la bebè tutta ritinta

ce la fece a darsi vinta

non ricordi?…Trallallà…


La contessa con la figlia

ti facea l’occhio di triglia,

ti troncasti quasi in chiglia

salutando trallallà…

Trarallallà…trararallallà…


Ma in Carnevale tutto, tutto è ammesso

anche ballare nudi in allegria,

perché chi balla non commette eccesso

anzi è campione della cortesia,


sul più bello della festa

tu perdesti fin la testa;

e di te che ormai ci resta?…

Un dormiente, trallallà…


Domattina, molto presto,

sarai vivo, sarai desto,

ma però sarai più mesto

pesto e vizzo trallallà

Trarallallà….trarallallà…


*caramelle, gianduiotti,

pasticcini e gran confetti

**le levasti alla Morna

le mutande con la trina

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