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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Il mio peccato

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“Un dio noioso e cattivo imparato andando a dottrina, come un arbitro severo fischiava tutti, perché?” cantava Luca Carboni in Silvia lo sai . Anche i preti lo insegnavano così al catechismo, un dio giudice, pronto a contare i peccati e a darci ammonizioni. Così, fin da bambino, avevo imparato che i peccati, di qualunque natura fossero, pesavano sull’anima, e che dopo l’assoluzione l’anima si alleggeriva davvero. E io mi sentivo più leggero. Giuro! Quel prete che “purificava” l’anima era meglio di uno psicologo, e in più era gratis. “La carne è debole” dicevano, e non solo la mia, ma quella di tutti. Ma i confessori, con il tempo, caddero in disgrazia. Le loro raccomandazioni sembravano sempre più vuote, senza senso, in un mondo sempre meno periferico, sempre più globalizzato. Così smisi di andare in chiesa. Ma non smisi di parlare con Dio. Che c’entrava Lui? Io ero ancora buono, ne ero certo, e perciò avevo diritto a una conversazione diretta con Lui. Ora, però, quando mi sentivo in c...